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Le Droghe e gli psicofarmaci

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“Quel ragazzo si droga, peccato perché era un bel ragazzo..” 

Tante volte si parla di droghe in maniera superficiale: chi ne fa uso le considera la normalità e chi non ne fa uso parla dei “drogati” come se lo fossero sempre stati, senza un inizio e una fine; semplicemente “sono drogati” e nulla importa più. 

Tante volte ho sentito genitori parlare dei figli degli altri, esprimendo una frase che dimostra quanta ignoranza vi sia riguardo alle droghe: “Quel ragazzo si droga, peccato perché era un bel ragazzo..” concludendo così una frase che sottintende la chiusura di ogni porta verso quel ragazzo, che non si intende più aiutare; ormai è drogato, non c’è più nulla da fare. Si giudica, ma non si aiuta il prossimo. 

Si parla delle droghe ma non si parla di come si arriva all’uso delle droghe. Che una persona sia bella fisicamente non esclude che lei o lui si avvicinerà all’uso delle droghe. Non conta ciò che vediamo dall’esterno, conta come lei o lui si sente dall’interno. È noto che siano soprattutto i giovani ad essere avvicinati alle droghe poiché un adulto, che ha passato tutta la vita a non fare uso di droghe, ha compreso le ragioni per cui non deve avvicinarsi ed è meno probabile che succeda. Certo, può sempre accadere che anche un adulto se ne avvicini all’improvviso, a causa del lutto di una persona cara, ad esempio, o a causa di una tragica separazione sentimentale che fa crollare il proprio mondo. Ma è decisamente più raro che un adulto inizi ad assumere droghe se non l’ha mai fatto da giovane. Tutto questo ci permette di intuire perché sia tanto importante proteggere i giovani dall’uso di droghe, in quanto se non ne fanno uso da giovani, non ne faranno poi neanche da adulti. Questo è il motivo per cui il Governo spinge in ogni modo i giovani ad assumere droghe, così si assicura che continueranno anche una volta adulti. 

Chi fa uso di droghe diventerà completamente manipolabile e sottomesso al volere del Governo, senza più riuscire ad avere un pensiero riflessivo proprio, perché le proprie opinioni saranno in realtà le opinioni che il Governo gli ha imposto di avere. Così le opinioni di chi fa uso di droghe vanno verso la stessa direzione perché esse sono controllate, da remoto, da chi usa le droghe per installare tecnologie capaci di governare sui pensieri della gente. Le opinioni, quindi, non sono proprie, bensì di chi le ha installate. 

peccato perché era un bel ragazzo..” 

Peccato perché era un bel ragazzo, se non fosse stato bello non importava. Questa frase, a dir poco ignorante, chiude completamente le porte della vita di quel giovane che può ancora essere salvato ma di cui a pochi importa porgergli una mano. I genitori sono i primi a non capire che il valore della vita di quel giovane è superiore alla sua bellezza fisica: che sia un bel ragazzo o una bella ragazza, o che ai loro occhi non lo sia, non deve sminuire l’importanza della sua personalità, del suo futuro e di ciò che quel ragazzo potrebbe diventare, o sarebbe potuto diventare se non fosse caduto nelle droghe. Ma quando diciamo “peccato, era una bella ragazza” stiamo buttando il suo futuro nella spazzatura pensando che oramai quella persona sia rovinata e non ci sia più nulla da fare per lei. Ma non è così che dovremmo comportarci, specialmente se noi siamo gli adulti e loro sono i giovani che purtroppo non sanno in che trappola stanno cadendo: se lo avessero saputo non ci sarebbero caduti. Quindi perché non ci impegniamo a spiegarglielo, a metterli al corrente, anziché fregarcene e dire “peccato, ormai è andata” come se la sua vita non avesse più valore? 

La vita dei ragazzi ha un estremo valore, e non dovremmo mai dimenticarcene. L’errore sta prima di tutto nei genitori degli altri, quelli che si accorgono che un adolescente o addirittura un bambino sta iniziando ad assumere droghe, ma anziché avvertire i genitori e provare essi stessi ad aiutarlo – perché è evidente che i genitori non ne siano stati capaci – si preferisce buttare la responsabilità (non è mio figlio quindi non è un mio problema; se ne occupino i suoi genitori!) e fregarsene della vita di quel giovane.

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Seppure non sia nostro figlio, quel giovane ha bisogno di aiuto, e noi che siamo adulti possiamo veramente salvargli la vita. A volte basta una sola parola, a volte basta un solo gesto, a volte c’è bisogno di più parole e più gesti ripetuti nel tempo, ma ne vale davvero la pena quando poi la vita del giovane viene salvata dalla trappola delle droghe per il resto della sua vita. Sì perché se un giovane non cade nelle droghe, difficilmente ci cadrà una volta adulto. I giovani che sono caduti nella trappola delle droghe possono ancora essere salvati, come anche gli adulti, e dovrebbe essere nostro interesse aiutarli per uscirne affinché possano ricominciare, finalmente, a vivere una reale vita. 

Mi chiamo Angel Jeanne e sono la Fondatrice dell’Accademia di Coscienza Dimensionale. Negli anni ho conosciuto la vita di tante persone che ho aiutato ad uscire definitivamente dall’uso delle droghe. Attraverso il Percorso di A.C.D. insegno come prendere il controllo della propria vita e come impegnarsi per riacquistare lucidità e potere sulla propria persona, sulla propria mente, e sugli eventi che accadono intorno a noi. Non si tratta di un percorso di ottimismo e in cui bisogna credere in sé stessi per illudersi che la vita andrà meglio. Si tratta invece di un percorso Psichico nel quale si possono concretizzare e materializzare eventi positivi, che altrimenti, senza l’uso delle Facoltà Psichiche, non si sarebbero sviluppati. 

Grazie all’Accademia tanti adulti e giovani hanno smesso di fare uso di droghe, e mi auguro che sempre più persone possano trovare la stessa forza e motivazione. Il tutto non accade perché qualcuno li abbia convinti a smettere, con il solo utilizzo di belle parole. Le persone che frequentano l’Accademia smettono di fare uso di droghe perché scoprono qual è il vero motivo che li ha spinti, in passato, ad iniziarne l’uso. Gli studenti scoprono l’esistenza degli Operatori, l’esistenza di coloro che manovrano la loro vita creando eventi che li spingano poi a credere che la via più giusta sia quella di drogarsi. Tutti coloro che hanno iniziato a fare uso di droghe sono stati coinvolti da situazioni, create ad hoc, per convincerli ad iniziare. Che sia il proprio migliore amico che gli ha offerto la prima canna, che sia un lutto in famiglia che li ha spinti alla disperazione e proprio in quel momento hanno conosciuto un bravo spacciatore, tutto è stato perfettamente calcolato per convincere – obbligare! – quel giovane a fare uso di droghe, facendogliele passare come la soluzione ai propri problemi. Problemi che, proprio come la soluzione, sono stati causati dagli stessi mittenti. 

A tutto questo, e molto di più, troverai risposte all’interno dell’Accademia di Coscienza Dimensionale. 

Tanti studenti dell’Accademia hanno scelto di condividere le proprie testimonianze nella speranza di aiutare altre persone ad uscire, o a non entrare affatto, nel mondo delle droghe e degli psicofarmaci. Sul sito Significato.Online troverai numerose esperienze, alcune delle quali cito di seguito. 

- https://significato.online/fumo-alcool-e-droga/la-mia-esperienza-con-la-droga/ 

- https://significato.online/fumo-alcool-e-droga/una-trappola-per-lanima/ 

- https://significato.online/fumo-alcool-e-droga/la-mia-esperienza-con-la-droga-una-trappola-mortale/

- https://significato.online/fumo-alcool-e-droga/cose-la-droga-esperienze-di-vita-di-ric/ 

Ti invito ad iscriverti in Accademia e iniziare anche tu il Percorso che salverà la tua vita dall’uso di qualsiasi sostanza tossica. Inizia ad impegnarti per prendere il comando della tua vita e non lasciare che sia qualcun altro, o qualcos’altro, a decidere cosa tu debba diventare. 

Angel Jeanne

Fine pagina 2 su 2. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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